Il BUCANEVEEccomi qua.
Per cominciare ciao a tutti. Mi chiamo Galanthus nivalis, per gli amici bucaneve. Chissà perché mi hanno voluto chiamare “fiore color latte della neve” dal momento che alcuni miei parenti stretti sono nati e vivono in paesi dove la neve non si è mai vista. Tant’è!
Sono bellino, vero? Che ne dite dei 3 tepali esterni bianchi che più bianchi non si può? E di quelle deliziose goccioline verdi che li decorano? Vogliamo parlarne? Si, sono indiscutibilmente adorabile. Peccato per quel fotografo da strapazzo che mi ha ritratto. Però, dai, ci vuole pazienza.Se state già esultando convinti che la primavera sia finalmente arrivata mettetevi tranquilli. La bella stagione arriverà presto ma, per ora, siamo ancora in pieno inverno. Io però sono il primo a fiorire e, per questo motivo, tutti mi amano da morire. Pensate che in Inghilterra, nel XIX secolo, mi volevano talmente tanto bene da realizzare addirittura delle meravigliose “passeggiate nei bucaneve”. Non solo. Fior fior di poeti mi hanno dedicato poesie dolcissime. Non ci credete, vero? Domandate pure ad Alfred Lord Tennyson e a Hans Christian Andersen, furbacchioni che non siete altro.
La verità è che morite d’invidia al pensiero che mentre ancora non potete fare a meno di arrotolarvi nei vostri caldi cappotti io posso già sfoggiare un abitino succinto e seducente. Ma non temete. C’è speranza anche per voi. Da sempre porto consolazione e speranza. Fin dai tempi di Adamo ed Eva quando, quei 2 somaroni, si fecero cacciare dal calore del Giardino dell’Eden. Nuova destinazione: il gelo dell’inverno. Ecco allora che per confortare Eva, depressa e sconsolata, il Signore calò l’asso di briscola trasformando alcuni fiocchi in bucaneve donandole così la speranza che la primavera sarebbe, alfine, arrivata.
Io non ho carte così portentose da giocare. Vi lascio però in dono 2 bellissime poesie che scaldano il cuore e infondono coraggio. Vi pare poco?
IL bucaneve – Alfred Lord TennysonBenvenuto e ancor benvenuto,
leggiadro fiore d’inverno,
fin dai tempi antichi
solitaria primizia.
Giungi con il freddo,
annunciando un tempo più lieto,
anticipando maggio,
precedendo le rose.
Benvenuto e ancor benvenuto,
leggiadro fiore d’inverno.
IL bucaneve – Hans Christian AndersenLui era lì, così sottile e delicato e facile a spezzarsi,
eppure coì forte, nella sua giovanile bellezza,
era lì in mantello bianco e nastri verdi.
Evviva!
Il mago dei giardini