Mirco Tugnoli | Benessere a Villa Pisani Bolognesi Scalabrin
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IDEE E SUGGESTIONI

Benessere a Villa Pisani Bolognesi Scalabrin

13 apr 2020, Posted by Mirco Tugnoli in Arte, Giardino
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La tecnica giapponese del bagno di foresta sbarca in Italia e trova dimora a Vescovana (PD) nel giardino di una preziosa Villa del XV secolo. Scopriamo insieme perché.
Articolo pubblicato sulla rivista Ventaglio 90, numero 60, gennaio 2020.
 
La storia di Villa Pisani Bolognesi Scalabrin comincia nel lontano 1468 quando la famiglia veneziana Pisani acquista migliaia di campi a sud dei colli Euganei e, sul sito di un castello di difesa Estense, il Cardinale Francesco Pisani, Vescovo di Padova, fa costruire una prima villa con netta impostazione palladiana. All’inizio del 1600 l’edificio è già conosciuto come “il bel palazzo di Vescovana, villa di Vincenzo Pisani Nobile Venetiano”. A metà del 1800 il catasto austriaco attribuisce alla Villa un semplice giardino, costituito da un brolo come asse centrale e da un piccolo giardino formale. Il perimetro è delimitato da filari di alberi. Nel 1852 il destino di questa proprietà muta drasticamente. Evelina von Millingen, nata a Costantinopoli 21 anni prima da un famoso medico inglese e da madre francese, sposa Almorò III Pisani e, insieme, decidono di andare a vivere proprio nella Villa di Vescovana.
 
Comincia così la favola di questa dimora che, 167 anni dopo, continua a ricoprire un ruolo di primo piano nella cultura del territorio veneto e, in generale, tiene alto il prestigio dei giardini dell’intero territorio nazionale.
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In un’altra parte del mondo, in Giappone per la precisione, nel 1982 il direttore della Japanese Forestry Agency inventa per la prima volta la parola Shinrin-Yoku.
Letteralmente può essere tradotta come «bagno di foresta». Consiste, in pratica, nell’immergersi nell’atmosfera della foresta e connettersi ad essa attraverso tutti e 5 i sensi. Non è dunque una passeggiata naturalistica e non è nemmeno un pretesto per fare attività fisica.
 
Il bagno di foresta nasce, inizialmente, come campagna pubblicitaria per portare i giapponesi a trascorrere del tempo nelle bellissime foreste che popolano il loro paese.
Solo qualche anno più tardi alcuni medici e scienziati giapponesi si accorgono degli effetti psicologici e fisiologici che l’ambiente naturale esercita sull’uomo. Nel marzo del 1900 iniziano così i primi esperimenti per verificare l’influenza dello shinrin-yoku sulla salute umana.
 
Ad oggi, in Giappone, esistono oltre 60 percorsi ufficiali per la pratica dello shinrin-yoku studiati dalla Forest Therapy Society per fare della vera e propria terapia forestale. Inoltre, sempre più medici, vengono annualmente abilitati per l’esercizio della medicina forestale.
 
Quali sono, dunque, i benefici dello stare in natura e perché, proprio il giardino di Villa Pisani Bolognesi Scalabrin, possiede le qualità per essere un luogo ideale dove svolgere la terapia forestale? Procediamo con ordine.
 
Sebbene una camminata nella foresta, piuttosto che una passeggiata in un bel giardino, non sembrino qualcosa di straordinario, i benefici che le persone provano durante una sessione di terapia forestale lo sono realmente. Di seguito sono riportati i principali benefici riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale relativamente ad un’immersione nella natura (per il momento non facciamo differenze fra la foresta e il giardino):
• riduzione della pressione sanguigna;
• miglioramento della salute cardiovascolare;
• riduzione dello stress;
• potenziamento del sistema immunitario;
• aumento dell’energia a disposizione.
 
Immergersi nella natura non consente solamente di staccare la spina e di rallentare il ritmo di vita. Come indicano i tanti risultati scientifici lo stare in natura aiuta anche il sistema nervoso a ristabilire un salutare equilibrio e, di conseguenza, a ridurre il livello di stress promuovendo il rilassamento e il recupero. L’aumento delle proteine antitumorali e l’incremento delle «cellule killer naturali, NK» consentono, invece, un rinvigorimento del sistema immunitario a vantaggio della sua completa efficienza.
 
Ecco quindi che l’immersione nella natura può essere usata come medicina preventiva per migliorare, complessivamente, lo stato di benessere di tutti gli individui. È una medicina naturale, non invasiva, e sfrutta una qualità che il nostro corpo già possiede: trarre beneficio dal contatto con la natura.
 
In che modo, però, la natura agisce sull’uomo consentendo di ottenere i benefici prima indicati?
 
Certamente in modo diretto. Gli ioni negativi presenti nell’ecosistema foresta, i monoterpeni prodotti da molti tipi di piante e l’energia positiva che gli alberi diffondono sono fattori molto importanti nel miglioramento della nostra salute. Però non sono tutto. Anzi.
 
Molto importante è l’opportunità di svolgere nella foresta, piuttosto che nel giardino, delle attività per sviluppare e rafforzare la mente-consapevolezza a discapito della mente-ego. Le sensazioni di pace, serenità e conforto che ci derivano dallo stare nel nostro ambiente naturale vengono decodificate dal cervello, a livello conscio o subconscio, e restituite sotto forma di benefici tangibili, sia fisici che mentali. Nella natura le persone possono quindi lavorare su se stesse, mettendo in azione meccanismi attivati o mediati dal cervello, in grado di rallentare l’attività della mente scimmia, di rafforzare la consapevolezza e di ridurre l’ansia e lo stress.
 
In una foresta l’opportunità di respirare sostanze utili, piuttosto che di beneficiare di energie positive donate dagli alberi, è dunque molto importante. Come detto, però, non è tutto. La possibilità di svolgere delle attività in grado di aiutarci ad abbandonare lo stato mentale per condurci in una dimensione sensoriale fatta di presenza, appartenenza, gioco e stupore infantile fa il resto. Ecco perché i giardini, pur non potendo competere con le foreste relativamente alla quantità di monoterpeni o di ioni negativi prodotti, possono ugualmente essere utili alla causa della terapia forestale. Un bel giardino, ricco di piante e di vita, può mettere a disposizione una quantità infinita di inviti per svolgere al meglio le attività in grado di prendere distanza dalla mente scimmia e di rafforzare la consapevolezza.
 
Eccoci dunque tornare a Vescovana nel giardino di Villa Pisani Bolognesi Scalabrin.
 
Un giardino atipico. Ben progettato da Evelina van Millingen affinché potesse svelare agli amici il suo animo, i suoi sentimenti e la sua formazione. Ben restaurato (negli anni ’70 del secolo scorso) e ben conservato dalla proprietaria attuale, la Dott.ssa Mariella Bolognesi Scalabrin. Un giardino formale, dal vago sapore orientale, sorge proprio di fronte alla Villa. Un simpatico giardino all’inglese, ricchissimo di forme, colori, canti e fragranze, ne prende le consegne per poi abbandonarsi in un grandissimo prato naturale tempestato da oltre centomila bulbi di nobili tulipani.
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Villa Pisani Scalabrin - Tulips (16th April 2019)
 
Tutto intorno il giardino è protetto dal rassicurante abbraccio di alberi secolari, alcuni considerati monumentali e, come tali, censiti e catalogati dalla Regione Veneto. L’inganno del bosco custodisce dunque la magia di fiori e di erbe colorate, la seducente mestizia di rovine consumate dal tempo e la favola di un giardino dove la bellezza e le preziosità botaniche intrecciano il loro impareggiabile fascino.
 
Questo giardino possiede anche tutte le caratteristiche necessarie per effettuare un’efficace attività di terapia forestale.
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Il bosco, i verdi corridoi di tigli e magnolie, invitano a lente camminate dove disconnettersi, gradualmente, con il mondo circostante. Un boschetto di noci, con la complicità di un sottobosco denso e vivo, funge da teatro ideale dove risvegliare tutti e 5 i sensi: vista, olfatto, udito, tatto e gusto. Piaceri di presenza ed esperienze sensuali (sensazioni interiori) si possono sperimentare anche all’ombra di querce e frassini in compagnia di variegate aucube e aromatici allori. Un boschetto di pioppi offre l’occasione di rallentare ulteriormente permettendo di abbandonarsi al ritmo della natura.
 
Il giardino all’inglese offre, invece, una quantità infinita di inviti per connettersi alla natura. Luoghi tranquilli dove assaporare pace e bellezza, aceri colorati dove giacere in attesa che le forme di vita lentamente si rivelino, tamerici, paulonie e un grande faggio per entrare in sintonia con gli alberi. Agrifogli, ginepri, alberi da frutto, magnolie, calicanti e una spalliera infinita di glicine per giocare ancora con i sensi, magari bendati e sorvegliati da un angelo custode. Uno spazio ampio, aperto, dal disegno semplice dove immergersi completamente per assaporare suggestioni e sensazioni forse credute perse ma, fortunatamente, ritrovate.
 
Ultimo, ma non ultimo, un platano secolare all’ombra del quale incorporare l’esperienza vissuta. Una semplice cerimonia per ricordarsi che alla natura non possiamo solamente chiedere ma dobbiamo principalmente dare. Magari un pensiero d’amore, un abbraccio a un albero, un semplice oggetto prima raccolto e ora restituito, una tazza di tè condivisa con chi ha fornito l’essenza della bevanda.
 
Esperienze di immersione nella natura secondo i principi della terapia forestale sono state eseguite in questo giardino durante tutto il periodo estivo e autunnale guidate dal Dott. Mirco Tugnoli, guida certificata di “forest bathing” e operatore certificato di “forest therapy”.
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Tutto questo non in Giappone. A Vescovana. In un luogo di delizia che fu di Evelina Pisani e che ora, la proprietaria Mariella, mette a disposizione di chiunque abbia voglia di affidarsi alla natura per prevenire ansia, stress e depressione o, semplicemente, per allietare la propria anima.
 
Di seguito alcuni articoli pubblicati relativamente ai “bagni di foresta” eseguiti nel giardino di Villa Pisani Bolognesi Scalabrin
 
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Divertiamoci un po’ …. evviva!
Let’s have some fun …. hurrah!
 
Mirco
 
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